Eni e Gazprom alleate in Libia

(ASCA-AFP) – Mosca, 10 apr – Gazprom sta studiando con Eni la possibilita’ di sviluppare progetti congiunti in Libia per il gas. Lo ha spiegato un portavoce della societa’ russa alla AFP.
”Stiamo trattando progetti congiunti con Eni in Libia” ha detto il portavoce Sergei Kupriyanov senza voler aggiungere altri dettagli.
L’International Herald Tribune ha riferito che le due societa’ stanno per raggiungere un intesa per la produzione e l’esportazione di gas verso il Sud Europa. Le trattative, secondo il quotidiano, si sarebbero tenute la scorsa settimana nel corso di un contro tra l’a.d. di Eni, Paolo Scaroni, e il presidente russo Vladimir Putin.

Eni: taglio da Goldman Sachs

Gli analisti di Goldman Sachs hanno ridotto il prezzo obiettivo su Eni portandolo a 28,5 euro dai precedenti 29,5 euro.

Eni: con Repsol e Sasol sotto inchiesta

Eni finisce nel mirino della Commissione Ue per un sospetto di “cartello della paraffina”. Lo ha riportato oggi il quotidiano spagnolo El Pais. La compagnia petrolifera italiana
sarebbe sotto inchiesta insieme a quella francese Total, a quella spagnola Repsol oltre che alla sud-africana Sasol e la tedesca Hansen & Rosenthal. Bruxelles sospetta degli accordi di prezzo e di spartizione dei mercati tra i gruppi. L’articolo ricorda che già l’anno scorso la Commissione europea aveva inflitto a Repsol una multa di 80,5 milioni di euro per un accordo nel settore del catrame. Ora sembra che il gruppo spagnolo abbia accantonato 40 milioni di euro per coprire un’altra possibile ammenda.

Eni: Credit Suisse taglia il target

Gli analisti del Credit Suisse First Boston hanno tagliato il prezzo obiettivo su Eni portandolo a 28,1 euro dai precedenti 29,1.

Eni: nuova scoperta in Messico

(ASCA) – Roma, 3 apr – Eni ha effettuato una nuova scoperta nelle acque profonde statunitensi del Golfo del Messico. Il pozzo esplorativo Kodiak-1, situato a circa 95 km dalle coste della Louisiana in acque profonde circa 1.500 metri, ha infatti evidenziato oltre 150 metri di idrocarburi distribuiti su diversi livelli sabbiosi. Eni detiene in
Kodiak una quota del 25%. Gli altri partner sono BP (63,75%, operatore) e Marubeni (11,25%). ”Questa importante scoperta – spiega la societa’ – segna un nuovo, significativo passo per la crescita di Eni nella regione”.  Kodiak e’ situato in una delle aree core di Eni nel Golfo del Messico, a 8 km dalla piattaforma di produzione Devil’s Tower, operata da Eni. Il blocco Mississippi Canyon 771 fa parte del portafoglio esplorativo che Eni ha recentemente acquisito dall’americana Dominion.

Eni: Cheuvreux taglia il target ma mantiene il buy

Gli analisti di Cheuvreux hanno ridotto il prezzo obiettivo su Eni portandolo a 27,5 euro da 29 euro e confermato la raccomandazione buy. “Il gruppo italiano sarà una di quelle
rare società petrolifere che riusciranno a preservare e continuare la crescita nella produzione nel 2008 e negli anni a venire. La sua strategia è convincente”, scrive il broker nel report uscito oggi e raccolto da Finanza.com. Come mai questo taglio del target price? Gli esperti della casa d’affari francese lo motivano in tre punti: primo la nuova assuzione per la produzione, secondo gli investimenti messi in piano e terzo ed ultimo il tasso di cambio euro/ dollaro.

Nonostante il progresso di ieri, il titolo continua a rimanere in posizione a rischio. infatti, dopo aver passato al ribasso la trendline passante per i recenti minimi, i prezzi si sono mantenuti in area 20.7 dove si colloca il minimo di gennaio. Allo stato attuale, eventuali acquisti ai valori attuali presentano un profilo di rischio molto elevato. Non consigliamo posizioni ai prezzi attuali.

Eni: analisi grafica

Il grafico evidenzia chiaramente il segnale di vendita emerso oggi. La rottura, pero’, non e’ ancora definitiva anche perche’ i prezzi gravitano in area 21.3 euro dove si trova un altro importante punto di appoggio. Allo stato attuale, consigliamo di non acquistare il titolo.

Eni: nuova scoperta in Indonesia

Eni ha effettuato una nuova scoperta di petrolio nel mare di Timor, in un’area amministrata congiuntamente da Australia e Timor Est. Lo comunica la società italiana in una nota
specificando che il pozzo esplorativo Kitan-1, situato nel permesso JPDA 06-105 a circa 500 km dalle coste australiane, è stato perforato a una profondità di 3.658 metri evidenziando
una significativa presenza di idrocarburi. Eni è operatore del permesso JPDA 06-105 con una quota del 40%. Gli altri partner sono Inpex e Talisman Resources Pty Limited. I test iniziali
hanno evidenziato una produzione di 6.100 barili di petrolio al giorno. I dati preliminari saranno ora utilizzati per definire al meglio le potenzialità del giacimento.

Eni: analisi grafica

Il titolo evidenzia un chiaro rallentamento e si sta portando verso area 22,3 euro dove si colloca un importante punto di appoggio di breve. La tendenza ribassista si sta sviluppando in presenza di scambi non elevati ma identificativi di un potenziale e deciso ribasso in caso di raggiungimento della soglia di supporto. Non consigliamo posizioni aperte in questo momento.

ENI: possibile la revoca della quotazione a Wall Street

Secondo indiscrezioni, i vertici della compagnia petrolifera starebbero prendendo in considerazione la revoca della quotazioni del titolo sul mercato americano.

Eni: Euromobiliare alza il target

I nuovi target di crescita della produzione rilasciati da Eni convincono gli analisti di Euromobiliare che hanno messo mano alle loro stime, +4% quella sull’Eps 2008, e aggiornato al rialzo il loro prezzo obiettivo, ora di 28,4 euro rispetto ai 28,1 precedentemente indicati. La raccomandazione resta ferma al gradino “buy”. Da Euromobiliare rimarcano soprattutto la buona visibilità sui target di crescita della produzione, il focus sul forte valore industriale delle acquisizioni, sottolineato dall’incremento delle riserve degli asset acquisiti e dei risultati esplorativi ottenuti nel Golfo del Messico e lo spazio per incrementare i dividendi.

Eni: analisi

Il grafico evidenzia la ripresa dei valori dopo la pausa di ieri. il trend di recupero pero’ sta avvenendo in presenza di scambi non particolarmente elevati. In caso di chiusura inferiore a 23 euro, consigliamo di vendere meta’ della posizione eventualmente assunta alla rottura di 22.5 euro.

Eni: vertici in road show

I vertici dell’azienda petrolifera stanno presentando i conti 2007alla comunita finanziaria. Appuntamenti a Parigi e Zurigo

Eni. Per Goldman Sachs e’ buy

Ancora una seduta ben intonata per Eni. Dopo il +1,34% della vigilia, oggi il titolo si segnala nuovamente come una delle migliori blue chip con un progresso dell’1,50% a 23,05 euro. Il business plan annunciato venerdì scorso ha convinto gli analisti di Goldman Sachs che hanno confermato il titolo del gruppo del cane a sei zampe nella loro Conviction Buy List paneuropea con prezzo obiettivo fermo a quota 28 euro. Commenti positivi anche da parte degli esperti di Unicredit che confermano buy con target price a30,4 euro, ritenendo che l’attuale sconto a cui tratta il titolo sia ingiustificato.  

Eni: Credit Suisse e’ neutral

Dopo la conference call di Eni gli analisti del Credit Suisse hanno alzato per il biennio 2008-09 le stime di crescita dell’utile per azione dell’1% e del 4% per il 2010. La revisione riflettere la maggiore profittabilità di Saipem, l’incremento dell’efficienza e i miglioramrnti nel settore della raffinazione. Secondo il broker Eni quota a sconto in termini assoluti rispetto al multiplo enterprise value per barrel of the equivalent (Ev/boe). In ogni caso le preferenze del Credit Suisse vanno a Total che presenta un rapporto Ev/boe più basso. Per Eni gli analisti della banca svizzera hanno confermato il giudizio neutral con un prezzo obiettivo a 28,60 euro.